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Tecniche Colturali

Le tecniche di coltivazione orticola sono davvero molte, e variegate, partendo dalla classica fino ad arrivare alle colture senza l'ausilio della terra, ma prima di iniziare a parlare delle tecniche in modo specifico, serve avere un minimo di conoscenza evolutiva dell'agricoltura.

La storia ha insegnato che rovesciare le zolle di terra senza un adeguata e corretta concimazione, impoverisce e desertifica il suolo, i sumeri, gli inventori dell'aratro a causa della scarsa concimazione hanno desertificato le aree tra i fiumi Tigri ed Eufrate, aree che prima erano molto fertili, l'uomo nel tempo è venuto a conoscenza di sistemi integrativi più o meno naturali di arricchimento del terreno, questo ha fatto impigrire la terra e dimezzato la microfauna del sottosuolo, rendendo la terra affamata di sostanze, questo ha causato un altro problema la crescita di erbe indesiderate tra le colture, obbligando così l'uomo all'uso di diserbanti (uno su tutti il Glifosato), sostanze chimiche che infilandosi tra le zolle raggiungono le vene idriche sotterranee inquinando l'ecosistema, il problema maggiore è nato con la globalizzazione e la grande distribuzione ovvero la produzione intensiva, soprattutto se effettuata con monocolture e senza le rotazioni colturali (vedere sotto), concludiamo con i problemi derivati da insetticidi, sempre più dannosi per la nostra salute ma sempre meno efficaci su insetti parassiti.

Tenuto conto delle problematiche causate da errori umani che puntano solo alla produzione, ma con scarso se non nullo interesse per ciò che riguarda la natura circostante e al suo funzionamento naturale, iniziamo a dire che le "erbacce" non esistono, e che al massimo possiamo chiamarle erbe infestanti o spontanee, e che anche se a noi sembra non siano utili, in verità servono alla natura per coprire il manto della terra, perché in natura non esiste la terra nuda, le uniche terre nude sono i deserti, per cui meglio una terra con qualche infestante (e poi vedremo come limitarne la crescita) che priva del tutto di erbe spontanee.

Le tecniche colturali che vedrete nel dettaglio possono essere eseguite in pieno campo e/o in ambienti con clima controllato, e possono essere in orizzontale (classico) e/o in verticale.

Ora vediamo nel dettaglio alcuni di questi sistemi di coltivazione.

 

Consigli pratici

01/ Creare biodiversità

Questa tecnica consente di avere un orto in salute, in natura non esiste una sola tipologia di pianta, l'uomo per questioni di produzione ha forzato la natura, oggi sappiamo che questo impoverisce gli ecosistemi e vi è un aumento sia di piante spontanee che di parassiti e malattie, creando biodiversità non solo le piante spontanee non diventerebbero un problema, ma soprattutto gli insetti parassiti che non trovando grandi distese di cibo non sono invogliati a fare dimora nel nostro orto, inoltre avendo più piante diverse attireremo più insetti predatori, questo ridurrà l'uso degli insetticidi e degli erbicidi, e quindi migliorerà di parecchio lo stato di salute del nostro suolo. Detto questo, cosa possiamo fare per migliorare la biodiversità? Partiamo dal realizzare un orto misto, usiamo le rotazioni e le consociazioni come stimolo, aumentiamo la presenza delle piante aromatiche e le piante officinali, mettiamo i fiori, non solo portano colore e quindi migliorano il nostro umore, ma attirano insetti impollinatori e predatori che si mimetizzano tra i vari colori, non strappare via tutte le piante/erbe spontanee alcune lasciale, usa la tecnica della pacciamatura per ridurre la loro presenza e ricorda che il terreno non ama restare nudo, non usare insetticidi, se proprio devi utilizza prodotti bìo o prodotti generati da saponi potassici, olii, macerati ecc. ecc., evita l'acquisto dei semi ibridi (classificati con F1) per conservare la matrice antica e così autoprodurre i semi per gli anni a seguire, lavorare il terreno senza rigirare le zolle, effettuare la rotazione degli ortaggi, dare riparo ad animali e insetti, creare delle casette per insetti, per uccelli e pipistrelli ci aiuterà ad avere nel terreno degli ottimi predatori. Una raccomandazione alcuni uccelli possono cibarsi dei nostri frutti, mettere una pianta di gelso nell'orto e delle reti di protezione ci aiuteranno a conservare integre le nostre colture fino al raccolto.

02/ Rotazione degli ortaggi

Questa tecnica ci consente di evitare la coltivazione per più anni di seguito della stessa categoria di ortaggi sullo stesso lembo di terra, se non venisse effettuata la rotazione, ci sarebbe un impoverimento del terreno, inoltre i parassiti e piante spontanee troverebbero un habitat ideale in quanto immutato nel tempo. Per questo motivo è bene progettare una rotazione, che alterni gli ortaggi sul terreno secondo uno schema predeterminato. Sappiamo già che esistono ortaggi che necessitano di molto nutrimento, altri meno e altri ancora che arricchiscono il terreno di nutrienti per altre colture. L'alternanza colturale tra ortaggi di diverse famiglie limita il diffondersi di malattie e parassiti, si consiglia negli anni di alternare ortaggi a diverso sviluppo vegetativo (piante da radice, da fiore, da foglia e da frutto), per semplificare le cose dividiamo le nostre colture in tre aree ben distinte e seguiamo questo schema:

Anno 1 - Area 1 : Piante che utilizzano molte risorse

Anno 1 - Area 2 : Piante che utilizzano medie risorse

Anno 1 - Area 3 : Piante che utilizzano poche risorse

Anno 2 - Area 1 : Piante che utilizzano medie risorse

Anno 2 - Area 2 : Piante che utilizzano poche risorse

Anno 2 - Area 3 : Piante che utilizzano molte risorse

Anno 3 - Area 1 : Piante che utilizzano poche risorse

Anno 3 - Area 2 : Piante che utilizzano molte risorse

Anno 3 - Area 3 : Piante che utilizzano medie risorse

Questa tecnica si può applicare all'orto tradizionale, all'orto sinergico (anche quello rialzato) e nel sistema di acquaponica.

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